Da tempo il Parlamento europeo si è posto il tema di includere la violenza di genere tra le aree di crimine dell'Unione Europea.
Il 14 luglio scorso, in seduta congiunta, la Commissione sulle libertà civili e la Commissione sull'eguaglianza di genere approvarono all'unanimità una risoluzione da inviare al Parlamento europeo per procedere in tal senso, attraverso una approfondita e accurata interpretazione dell'art. 83 del Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea.
Questo richiamo si colloca dentro un'attenzione rafforzata della Commissione Europea sul tema della violenza di genere: attenzione che segue la recrudescenza del fenomeno in tempo di pandemia da Covid-19, come hanno mostrato i dati pubblicati a livello nazionale ed europeo, e che è stata confermata dalla pubblicazione del report di aggiornamento delle statistiche sul crimine da parte di Eurostat, in data 25 agosto 2021. I dati di Eurostat sono peraltro riferiti all'anno 2019, ma denotano una tendenza costante all'aumento dei reati di violenza di genere e una sostanziale stabilità dei femminicidi: nel 2019 si sono verificati 1421 femminicidi nell'Unione europea, una media di 4 al giorno e di 1 ogni sei ore.
Nel discorso sullo Stato dell'Unione, pronunciato davanti all'assemblea del Parlamento europeo il 15 settembre 2021, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sottolineato la forte intenzione della Commissione a procedere con l'inserimento della violenza di genere tra i crimini europei e a impegnarsi per una battaglia più forte, coordinata e globale, contro la violenza di genere.
Il giorno dopo, il Parlamento europeo ha approvato a maggioranza una risoluzione molto importante, che, oltre a porre il tema del crimine europeo, affronta il problema della violenza di genere in maniera olistica e integrata, richiama tutti gli Stati che non l'hanno ancora fatto a ratificare la Convenzione di Istanbul, condanna la volontà della Polonia di uscire dalla Convenzione di Istanbul, sottolinea l'impegno sulla prevenzione, il contrasto e la persecuzione di ogni forma di violenza di genere, contro le donne e le bambine, e contro le persone LGBTQi, invita la Commissione europea a procedere a sua volta a ratificare la Convenzione di Istanbul, dopo la firma del 2017.
Mettiamo qui a disposizione il testo integrale della Risoluzione approvata il 16 settembre 2021 (con 427 voti a favore, 119 contrari e 114 astensioni), e gli interventi in aula della Commissaria europea alle Pari Opportunità Helena Dalli, e delle due Relatrici Malin Björk e Diana Riba I Giner.
Parlamento europeo - Risoluzione violenza di genere 16 settembre 2021